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Il libro nasce dall'idea di raccontare come una mamma farebbe con un figlio, in modo quasi fiabesco, eppure assolutamente fedele alla realtà, la vita di Danilo Dolci: educatore, poeta, sociologo, candidato Nobel per la Pace.che ha lavorato in Sicilia dai primi anni '50 fino alla sua morte, cioè il 1997. È il tentativo di tradurre in un linguaggio diretto, "infantile", un'opera e un pensiero che, ingiustamente, hanno trovato poco spazio nel mondo dell'infanzia. Tutto ciò che, da lui o su di lui, è stato scritto e pubblicato non è facilmente comprensibile da un pubblico troppo giovane, nonostante Dolci abbia lavorato anche per l'infanzia. Il libro, attraversando la vita di Danilo Dolci, dalla nascita fino alla fine dei suoi giorni, in una sorta di racconto orale, tenta di aprire una pagina poco nota della storia italiana e offre ai bambini e ai giovani innumerevoli spunti di riflessione e approfondimenti. Danilo Dolci, apparentemente un bambino come tanti, diventa un adulto diverso perché coltiva un sogno: il sogno di un mondo migliore in cui sia cancellata l'ombra della violenza nei rapporti umani. Questo sogno lo trasformerà in un uomo speciale che aiuterà una popolazione sottomessa e distrutta dalla fame, dalla guerra, dalla mafia, dalla disoccupazione, dalla povertà, a rialzare la testa e dire "basta!". Il suo sogno diventerà un sogno condiviso con la gente. Dalle loro lotte si capirà che insieme si può superare ogni ostacolo, insieme si può costruire un'interazione nonviolenta, insieme si cresce creativi e si supera la città-"omile" per disegnare un nuovo futuro possibile.