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"Ritratti satanici" è una raccolta di ritratti che, pur stilizzati, non sono caricature e raccontano per un periodo di quasi un anno spicchi di storia italiana e internazionale; spunti umoristici per un racconto diverso che può diventare un affresco, in questo caso più tragico che comico, che cerca ambiziosamente di capire dove l'Italia e il mondo vanno a precipitare. I ritratti sono stati ispirati da frasi, atteggiamenti, pose, anche non immediate o collegate, ma utili alla visione d'insieme che si è cercato di sviluppare. Il nome "Ritratti satanici" si ispira ai più famosi "Versetti satanici" che costarono la condanna a morte in contumacia a Salman Rushdie da parte di Khomeyni. I "Ritratti satanici" quindi riprendono personaggi famosi o presunti tali nelle loro frasi vere o inventate, cercando di mettere in evidenza il significato che si nasconde dietro di esse. Ancora di più si riscontra questa ricerca nelle frasi messe in bocca ai personaggi d'epoca di "Se non lo ha detto potrebbe dirlo", in cui si vuole satireggiare lo status quo attraverso personalità che questo status hanno contribuito, volenti o nolenti, a crearlo, ma in cui quasi sicuramente non si riconoscerebbero.