Tab Article
«[...] Riccobene, nel suo lirismo ottocentesco di matrice tutta francese, si pone come vaticinante dell'orrido, e del sacro ineffabile che solo parzialmente trova traduzione nell'esegetica della versificazione - e la sua poesia si dà come occasione del tremendo, e dramma di una coscienza che informa un poeta che, pur di dar voce all'assoluto apocalittico, morirebbe muto".» (Dall'Introduzione di Carlo Ragliani)