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Un uomo ha visto le torri gemelle crollare davanti ai suoi occhi, moltissimi innocenti morire e improvvisamente la sua coscienza del mondo è cambiata. La moglie è con lui, ma presto tra i due avviene una separazione, dolorosa e inevitabile: l'uomo sceglierà di stare con i più deboli e i più sfortunati, le vittime senza colpa delle catastrofi naturali che subito si trasformano in tragedie collettive e individuali. Architetto in una città mediterranea del nord italiano che ha amato molto, tanto da seguirne attivamente l'evoluzione urbana, egli lascia il suo paese per cercare l'uomo ovunque vi sia una catastrofe, come volontario pronto ad aiutare coloro che soffrono, laicamente, ma anche per aiutare se stesso, sollevarlo dalla propria paura della morte come della vita. Dunque, noi tutti seguiamo il protagonista lungo i suoi viaggi, sorta di Ulisse contemporaneo, a New Orleans dove impazza il grande uragano con un nome di donna, come a Mumbai o in una Palestina segnata dall' odio e dalla violenza. In ognuno di questi luoghi Bruno N. incontra le persone più disparate, vivendo l'esperienza di uno straniero che subito, occupandosi delle vite degli altri, diventa parte di esse, di quelle persone, delle loro paure e delle loro speranze.