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Per Michele Barbi

  • Editore: Salerno
  • Isbn: 9788869736001
  • Categoria: Letteratura italiana: critica
  • Numero pagine: 320
  • Data di Uscita: 24/02/2022
  • Collana: Biblioteca di Filologia e critica
58,00 €
Esaurito

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La conclusione dell'annata XLV (2020) di «Filologia e Critica» coincide con due eventi di particolare rilievo per le lettere italiane e per gli studi danteschi: cade infatti in prossimità del Settecentenario della morte di Dante (2021) e dell'ottantennale della morte di Michele Barbi (18671941), che degli studi danteschi fu alfiere e organizzatore impareggiabile (a lui si deve infatti il varo della cosiddetta "edizione del Centenario" di tutte Le Opere di Dante, pubblicata nel 1921, per il sesto centenario della morte del Poeta, nonché, appena ventiquattrenne, la selezione e messa a fuoco dei 396 loci critici della Divina Commedia che costituiranno poi un punto di riferimento importante per tutti i successivi tentativi di edizione criticamente riveduta del poema). È sembrato dunque che nessuno meglio del maestro pistoiese potesse degnamente figurare nel volume della rivista conclusivo del quinquennio che, per prassi ormai pluridecennale, ne scandisce il compimento. Barbi - punto di riferimento costante di «Filologia e Critica» nel suo ormai quasi semisecolare percorso - è incontestabilmente colui che per primo ha messo ordine nella caotica tradizione delle opere di Dante, ne ha studiato i problemi e ha trovato e praticato le soluzioni, in parte attuandole lui stesso, in parte lasciando ai posteri indicazioni sicure sulle vie da seguire per risolverli. È quindi parso quasi inevitabile cogliere l'occasione per unire alla celebrazione del Sommo Poeta, che si articolerà in varie sedi e diversi modi nel corso del 2021, un appropriato ricordo di chi piú di ogni altro ne ha sentito e illustrato la poesia. Ma Barbi non è stato soltanto l'illuminato cultore di Dante e della sua opera: i suoi interessi, rivolti alla letteratura italiana in tutte le sue declinazioni, si sono poi soffermati in particolare su Manzoni (l'altro grande polo della sua attenzione criticofilologica, con specifico riguardo al testo dei Promessi Sposi) e sulla poesia popolare italiana, oggetto dei suoi primi studi, amato e riguardato fino all'ultimo, tanto che ancora nel 1939 si augurava si procedesse presto a una rigorosa sistemazione del canto popolare italiano su precise basi storiche e scientifiche. Completano il volume gli Indici analitici dell'ultimo quinquennio (20162020).

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