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Mary Shelley, figlia del filosofo radicale William Godwin e della scrittrice femminista Mary Wollstonecraft, viene ricordata oggi come la precocissima autrice del celebre romanzo Frankenstein. Scrittrice coltissima e raffinata, oltre a Frankenstein ha lasciato diversi altri romanzi, racconti brevi, un fitto epistolario e un voluminoso diario. Nell'epistolario e nel diario, pubblicati in Inghilterra rispettivamente nel 1980 e 1987, Mary Shelley, che non amava parlare di sé si svela, apre il suo cuore e si spoglia del suo carattere timido e introverso. Non è più l'autrice di Frankenstein a parlare, ma la moglie, l'amica, la sorella. Per la prima volta in Italia, appare qui tradotta, una selezione di queste lettere e diari composti tra il 1814 e il 1851, un omaggio doveroso ad una scrittrice che visse e amò l'Italia in maniera commovente e che, proprio in Italia, merita di essere conosciuta.