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Pochi artisti hanno un approccio tutto loro. Ancor meno quelli che si dedicano a cinema e fotografia e grafica. Il libro che stringete tra le mani poteva essere messo insieme solo da William Klein. Dalle prime composizioni astratte agli scatti dada-pop sulla New York degli anni Cinquanta. Da Roma, Tokyo e Mosca a Parigi, Londra e Algeri. Dalle pagine di Domus, Vogue e dei suoi libri fotografici alle oltre venti pellicole tra documentari e film di finzione: ecco Il mondo a modo suo, momenti che segnano più di sessant'anni di carriera e una guida ai brulicanti, voluttuosi, terrificanti, adorabili, insensati, furiosi, teneri, crudi e splendidi decenni che abbiamo vissuto dopo la Seconda guerra mondiale. Non c'è dubbio che lo straordinario percorso artistico di William Klein sia irripetibile, ma la sua continua influenza suggerisce che possa essere almeno un modello, un faro di indipendenza. Sempre curioso delle persone. Coraggioso, audace. Pronto a essere frainteso. E anche ottimista.