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Il volume raccoglie 83 opere, di cui molte inedite, che ripercorrono l'evoluzione sorprendente e originale del lavoro di Sandy Skoglund, dai primi scatti dal sapore ancora sperimentale alle ultimissime produzioni diventate un segno distintivo del suo operare artistico. Sandy Skoglund, una tra le più importanti esponenti della stage photography, progetta quella che sarà la sua immagine ipercolorata finale con estrema perizia di dettagli nella disposizione del set. Si tratta di spazi aperti o chiusi per lo più monocromi in cui si stagliano soggetti identici, apparentemente prodotti in serie, che emergono dallo sfondo per un contrasto cromatico audace. Ogni sua realizzazione è come una porta che si apre verso l'incredibile, l'impossibile, il fantastico. Questo libro presenta una selezione delle opere innovative e controverse dell'artista americana che ha rivoluzionato la nozione di reale. Il volume accompagna la mostra "Sandy Skoglund. The Artificial Mirror", presentata a Venezia, Palazzo Giovanelli, nell'estate 2009 in concomitanza con la Biennale d'Arte.