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Sono ventisette le poesie qui pubblicate, tratte da un corpus in massima parte inedito di oltre cento nenie, ballate, cantilene, invettive, scongiuri, ricordi e dichiarazioni d'amore 'ricevute' da una voce interiore in forma di canto nella lingua materna, «'A lingua ri la matti». Rivelano le radici identitarie che legano l'autrice alla Sicilia della madre. In italiano un prologo di tre componimenti, in siciliano 'da immigrata di terza generazione' il restante uscito a partire dal 2015. Dall'inizio del percorso ad oggi sono intercorsi anni di studio che hanno portato l'autrice alla scelta di mantenere la lingua siciliana, avvalendosi della variante mistrettese ricevuta da antenate e antenati, rispettando inoltre alcune distinzioni tra parlata maschile e femminile. Le poesie sono tradotte in italiano dalla stessa autrice.