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"La mia poesia, in questo nuovo libro, vuole essere sottile voce rivolta ai bambini soli e abbandonati a sé stessi, o meglio uno sguardo attento su tante realtà nel mondo in continua crescita, in maniera quasi spasmodica, proprio per le incalzanti disuguaglianze sociali che ogni giorno vanno a colpire un po' ovunque nuove famiglie, anche di medio ceto. Pertanto, ogni verso sgorgato dal cuore è stato rivolto, con generosa accortezza, nonché con sguardo silenzioso e attento, al panorama dell'infanzia del nostro pianeta. La mia Silloge, pertanto, rivolge la sua attenzione a talune problematiche sociali, o meglio ai deserti dell'infanzia, dove i luoghi più disagiati, così malsani, sono diventati casa, giacigli freddi o maleodoranti. A mio dire, tutti siamo chiamati, nessuno escluso, a migliorare le condizioni disagiate di tanti bambini, specie i governanti e le istituzioni, magari promulgando nuove leggi innovative che possano migliorare gli inquietanti degradi di vita di tanti giovani minorenni e bambini soli nel mondo. Invero, si potrebbe dare a questi bambini, o giovani minorenni, un nuovo modo di vivere, con sogni e speranze, mediante la frequenza di scuole e case accoglienti, migliorando altresì le difficili condizioni di questi immensi deserti dell'infanzia perduta". (Anna Scarpetta)