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«È una poesia densa e accorata dove l'amore per la madre si addensa in parole ed espressioni totali non indulgenti a sentimentalismi. Mentre il mondo strepita, capita che il cuore prenda direzioni più intime e segrete ed abbia bisogno di un momento di solitudine e ripiegamento interiore: nella mente il pensiero della madre. Pur essendo ormai cenere, resta viva nelle mani della poetessa, nel suo passo sulla terra, nel suo stesso respiro, strette radici la legano a lei come linfa vitale. Quasi non volesse lasciar andare l'amata figura nel buio delle tenebre la vede dissolversi nel blu, colore che testimonia il mistero e la complessità della Vita, simbolo dell'immensità e l'infinito, l'eternità e il divino, legato a sensazioni di benessere e serenità auspicate per entrambe là, "dove il cielo sembra tocchi il mare"...» (Nina Esposito)