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"Tempo passato, memoria e terra natia sono i tre cardini attorno a cui ruotano le storie narrate in questa silloge che si colloca senz'altro nell'ambito della migliore narrativa memorialistica. Sette racconti più un'introduzione e un epilogo costituiscono l'armoniosa architettura di questo libro che raccoglie sia le memorie di un'intera comunità, quella di Rocca Dei Normanni e ne delinea al contempo alcuni aspetti di carattere storico sociale e di costume, sia memorie più personali e soggettive attinenti alle esperienze di vita dell'autore, fatte durante l'infanzia e la giovinezza che in particolare ne hanno segnato il carattere e determinato la vocazione alla testimonianza attraverso la narrazione letteraria. (...) La sensazione che ne ricava il lettore è come di aver concluso un viaggio quasi iniziatico che l'ha portato nel passato per prenderne coscienza e riappropriarsi così delle proprie radici. Esperienza importante, soprattutto per i più giovani, in un'epoca come la nostra in cui ogni cosa muta rapidamente e rischia di farci perdere l'identità e la possibilità di costruire un mondo a misura d'uomo". (Maria Grazia Restuccia)