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«Questa sua raccolta poetica si rivela un vero scrigno di emozioni, dove i sentimenti sono i principi della rappresentazione stessa della sua creatività. L'amore, che diviene gelida indifferenza, spesso sorprende nel bene e nel male. Nelle sue liriche riesce davvero a donare una dimensione magica, quasi impalpabile, ma resiliente e accattivante. La Aldi propone i suoi versi conservando quella caratteristica, che definirei meglio "esigenza" di essere rappresentata sulla scena. L'etimologia della parola "teatro" ci suggerisce il bisogno di guardare con attenzione, ed è proprio questa considerazione che la poetessa riesce a creare in questa raccolta!» (Ettore Marino)