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In questa sua quinta raccolta il poeta preannuncia, come fa ancora l'aurora di un nuovo giorno, la descrizione delle passioni e degli impulsi amorosi che lo portano a ponderare il giusto equilibrio tra la ragione e il sentimento. Egli, grazie al suo spirito sensibile, ancora una volta, mette in risalto sia i suoi continui turbamenti causati dall'eros, che lo fanno tuffare nella bellezza della vita, sia il suo attaccamento alla Natura, della quale coglie la raffinatezza pittorica e l'ancestrale vena poetica, continuamente attratto dalle esibizioni estrose dei suoi delicati colori che gli risollevano l'animo colmo di angoscia. Al tempo stesso, nei suoi versi, distribuito qua e là, c'è un ritorno al passato, un ritorno elegiaco nei luoghi della fanciullezza, che aveva abbandonato per l'insania perniciosa della miseria umana ignara di come gira il mondo, e da cui sono sgorgati i sogni che svanirono per sempre a causa dell'inganno prodotto dalla fretta di arrivare alla meta, come quando l'auto [va] veloce, e l'autista non si accorge dei dettagli dell'intorno.