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"Il poeta è un fingitore, direbbe Pessoa, ma di tanto in tanto sentire con l'immaginazione rende tutto così reale e vero che ci si riconcilia con il mondo. Per raccontare è sempre necessario stabilire un patto finzionale, che istituisce un mondo possibile; ed è quello che accade anche con le poesie: l'inserimento di un solo elemento d'invenzione trasforma il mondo reale in un mondo possibile. Allora le parole tanto amate, quelle che Virginia Woolf definisce le vere colpevoli, che non si lasciano insegnare, vagano qua e là, innamorandosi e accoppiandosi e a volte da questo loro rapporto nascono delle vibrazioni, altre volte esse diventano sensuali e altre ancora taglienti come sassi scalfiti dall'acqua ci tornano indietro aprendoci ferite... Le parole sono seduttive... Ed è per questo che mi avvicino alla parola con grande rispetto, cercando quelle giuste, non voglio offendere nessuno nello scegliere perché non è dal dizionario che li sto cercando. Esse vivono già nella mia testa, tra le emozioni... Alla parola dedico tutta la mia vita poiché la mia vita stessa è in essa."