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"Ho scelto la poesia perché credo sia un efficace mezzo di comunicazione per mettere a nudo tutte le frustrazioni a cui siamo soggetti, ovviamente parlo di gente che sta al potere, lontano dalla cruda realtà che molte volte ci viene imposta... giovani arrivisti bruciati da generazioni che hanno vagato nell'ignoranza, vittime di tangenti e corruzioni troppo al dilà del limite... ovviamente buona parte delle mie poesie sono incentrate su politici e su altri potenti che si chiamano 'chiesa', coloro che falsificano la preghiera e la trasformano in lucro... scrivo di gente condannata alla sofferenza, destinata a soffrire senza potersi ribellare in un mondo dove la parola 'democrazia' è tutto al di fuori della 'libertà'... Ma sono fermamente convinto che i valori se fortemente stabili, sono l'unica soluzione di ripristino... in quanto non si possono comprare e quindi 'non corruttibili'! Ho anche una frase mia, di inizio alla raccolta: 'Nessuno potrà mai reprimere il piacere di qualcuno verso qualcosa, nemmeno con l'arma più potente del mondo... il denaro'!" (Stefano Magro)