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Lo scenario post pandemico nel settore sanitario, sottoposto a straordinarie pressioni, è interessato da mutamenti che riguardano l'innovazione tecnologica, i modelli organizzativi e i processi decisionali. La pandemia ha indubbiamente evidenziato le caratteristiche del Sistema Sanitario Nazionale, focalizzato sull'assistenza ospedaliera ma debole su prevenzione, medicina di prossimità e continuità assistenziale. Se la ricerca e la stessa relazione di cura non possono prescindere dall'apporto tecnologico, è altrettanto certo che solo intervenendo nella gestione organizzativa delle strutture sanitarie, sarà possibile creare un circolo virtuoso tra le potenzialità della scienza e l'effettiva esigenza di cura dei pazienti. È dunque necessario procedere per modelli organizzativi adattivi e diversificati, a seconda del contesto di riferimento, creando convergenze tra patologia, cura relativa e potenziamento dei servizi territoriali, dedicando sempre maggiore attenzione alla medicina di prossimità. Lo studio condotto da Pietro Previtali, con il contributo di medici e manager delle ATS lombarde, fornisce un quadro molto dettagliato dei possibili interventi manageriali volti a conciliare il valore della sperimentazione clinica e gli aspetti decisionali di una moderna governance ospedaliera.