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Una passeggiata nel giallo, a braccetto con una punta di mistero, attraverso i luoghi cult di Napoli. Quella filosofia e sarcasmo di gusto prettamente partenopeo, dove la vicenda ed il circostante, del tutto immaginari, mettono gli accenti ed offrono spunto al dialetto musicato dei suoi personaggi. Tagliente, irriverente, disincantato, del tira a campà, del gioco delle tre carte, del bluff, comunque, per attirare la sorte dalla propria parte... La scoperta o riscoperta di luoghi straordinari, enfatizzati da un alone di leggenda, abbandonati purtroppo all'incuria del tempo... Come in un teatro a cielo aperto su Napoli, la dinamica ed il movente dei delitti, offrono un'infinità di suggerimenti e percorsi da poter intraprendere; dove simboli e riferimenti di carattere massonico ed esoterico, lo stesso luogo dove vengono ritrovate le vittime e il modo in cui vengono uccise, strettamente collegati alla leggendaria figura del Principe di Sansevero a cui spetterà, in ogni caso, l'ultima parola, o l'ultimo silenzio, sulle note suadenti di una sonata per chitarra e mandolino.