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"È terribilmente difficile vivere. Vorrei che tutto fosse semplice; vorrei potermi guardare allo specchio e vedere un ragazzo che mi piace". Avere dodici anni e percepirsi inconsistente, una voce nel mondo che non riesce a farsi sentire. Essere arrabbiati perché gli adulti, sicuri e definiti, dalle risposte sempre pronte e dai giudizi facili e spesso banali, non riescono a capire, a comprendere. Disegnarsi un'immagine falsa da mostrare, perché la confusione interiore spaventa e disorienta e da essa bisogna difendersi in qualche modo. Sasi è un alunno di seconda media che deve fare i conti con un difficile processo di crescita e una storia personale complessa in una città, Napoli, dolce e amara. La scuola e in particolare un'insegnante diverranno ponte tra la condizione individuale e la realtà sociale, veloce, mutevole, articolata. Perché la scuola, quella più autentica e vera, ha 'le porte aperte' e dona a tutti un'opportunità.