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La forza distruttrice del mare e la sua incredibile clemenza. La capacità di condannare e salvare, per sempre. L'inarrestabile potenza di capovolgere una barca e l'irresistibile spinta a crederci ancora. Le onde che si infrangono, le onde che accarezzano. Sulla dicotomia del mare si muove questa storia. Il mare è prima carne?ce, amante voluttuoso, eterno nemico e prigione, poi diventa una placida culla, unica ?ebile speranza, sola via d'uscita, ultima salvezza. Il racconto di un giovane ragazzo, Seyum, che si trova per due volte ad a?rontare il mare e a scon?ggerlo per trovare la libertà. Una storia inventata, in un luogo che non esiste, che però purtroppo ri?ette, allegoricamente, qualcosa di tristemente vicino alla realtà dei giorni nostri. Troppe persone che s?dano il mare per trovare la libertà e ?nire in una prigione più grande di quella che hanno lasciato. Come Seyum, però, bisogna crederci e lottare nel nome del mare. Perché, del resto, nel nome del mare l'uomo spera, prega e invoca. Al di là del mare l'uomo fugge. Per colpa del mare l'uomo spesso e ancora si perde. Ma nel nome del mare l'uomo sempre e per l'ultima volta si salva.