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L'autrice punta i riflettori su una materia che valica gli aspetti scientifici per farsi vera questione identitaria: il Rinascimento napoletano. Da sempre considerato un fenomeno-etichetta toscano, è oggi lentamente riconosciuto per quell'avvenimento nazionale che ha, nelle sue emergenze regionali, non una semplice declinazione delle istanze toscane, ma proprie, caratterizzanti e vivide particolarità, che concorsero complessivamente alla stagione rinascimentale. Il testo propone le forme di questo aggiornamento attraverso l'originale presa in considerazione di un monumento simbolico ed avanguardista di questa stagione: la chiesa di San Giovanni a Carbonara; e questa stessa tramite la storia avvincente di uno dei suoi più alti mecenati: Sergianni Caracciolo. Attraverso storia, politica, tradizione, arte, territorio e tutela del patrimonio, Francesca Monacella incrocia nelle forme dell'ascesa politica e della tragica fine di Sergianni quelle auliche, armoniche e solenni della chiesa e della cappella Caracciolo del Sole, espressione diretta di Sergianni, come simbolo della volontà di eternarsi nel marmo in sostegno ad una vita costantemente segnata dall'irrequietezza.