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Ernst Jünger (1895-1998) è una delle personalità più controverse, complesse e suggestive del pensiero e della letteratura del XX secolo. Pensatore e romanziere dell'estremo, scavezzacollo dello spirito, a suo agio tanto in trincea quanto nella sua biblioteca, Jünger ha esercitato una forte fascinazione sul lettore, conducendolo oltre i consueti confini dell'"umano", oltre quella maschera e quella catastrofe che è stato il XX secolo. Sullo sfondo di un mondo dominato dalla tecnica, dove è sempre più difficile distinguere l'artificiale dal naturale, l'umano dall'inumano, l'autore suggerisce l'urgenza di una riflessione antropologica che, sulle tracce di alcuni temi centrali del pensiero jüngeriano, ponga al centro della propria attenzione i vecchi e i nuovi nodi problematici che caratterizzano la condizione umana del nostro secolo. Prefazione di Luigi Iannone.