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Questa sera siamo andati all'opera, dove commedie e altre opere teatrali vengono messe in musica, dai musicisti più eccellenti, attraverso voce e strumenti, con una gran varietà di scenografie dipinte e progettate facendo ricorso a un'arte prospettica altrettanto sapiente, e macchine volanti, e altre meravigliose idee; uno dei più magnifici e costosi svaghi che il genio dell'uomo possa inventarsi...", così descriveva nel 1645 lo scrittore John Evelyn il suo stupore e la sua meraviglia di fronte a quella che da lì a poco sarebbe diventata una delle espressioni artistiche più romantiche e suggestive. A partire dalle origini e fino ai primi decenni del Novecento, infatti, l'opera è stata la forma di intrattenimento più diffusa nel mondo oltre che uno dei maggiori simboli della cultura popolare italiana. Daniel Snowman, scrittore e storico musicale inglese, ne ripercorre l'evoluzione dalla fine del Cinquecento a oggi, coinvolgendo il lettore in un viaggio straordinario in cui si rivivono i fasti della Firenze rinascimentale, il fascino della Vienna di Mozart, la Parigi di Luigi XIV, la Londra di Hàndel fino ad arrivare alla New York del XX secolo. L'autore esplora il contesto più ampio in cui l'opera è stata creata, finanziata, prodotta, accolta e percepita. L'opera, infatti, è sempre stata un fenomeno di inestimabile importanza non solo musicale ma anche sociale, economica e politica, forse il primo esempio di globalizzazione.