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Dopo il 25 aprile e la morte di Mussolini (28 aprile 1945), i tedeschi in ritirata compiono le loro ultime stragi, mentre i tribunali del popolo e le unità clandestine iniziano la caccia ai fascisti. Nel Paese che riemerge dalle macerie della guerra si balla nei locali improvvisati e si seppelliscono i morti, le bande di "sciuscià" combattono la propria lotta contro la fame a colpi di furti e mercato nero, le "segnorine" si prostituiscono nelle strade e gli atti di giustizia sommaria si mescolano con la recrudescenza della criminalità comune. Tra fascisti e partigiani, prigionieri di guerra e criminali, separatisti e banditi, titini e Alleati, l'Italia di Parri, De Gasperi e Togliatti cerca di ritrovare il suo posto tra epurazione, disarmo, ricostruzione e nuovi equilibri mondiali. Mettendo a confronto le storie dei protagonisti e quelle delle persone comuni, questo libro è la cronaca dettagliata della sofferta rinascita dell'Italia, nei giorni epici e al contempo tragici della Liberazione.