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In questa breve, intensa biografia, Romain Rolland coglie in Beethoven l'uomo e l'artista e sa rendere esemplare la vicenda esistenziale, estrema e spesso dolorosa, di un genio. L'affinità che Rolland sentiva con il compositore di Bonn si percepisce fin dalle prime righe, nelle quali troviamo una descrizione fedele, ironica e affettuosa della sua fisicità. Il racconto prosegue nello stile elegante dello scrittore francese, ripercorrendo la vita di Beethoven, dagli anni dell'infanzia e della giovinezza, segnata dalla perdita della madre, al periodo della maturità, in cui la gloria si alterna alla miseria. Ogni momento è scandito dalla realizzazione di opere immortali, che Rolland commenta senza tecnicismi, ma con la preparazione del cultore raffinato. Emerge così il ritratto di un titano idealista e tormentato, e della sua musica senza tempo.