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Durante una tempesta di neve a Mondondone, un paesino dell'Oltrepò Pavese, in una vecchia stalla abbandonata, viene assassinato un ragazzo, Fabio, appena rientrato in paese dopo aver scontato più di due anni di pena in carico ai servizi sociali a Milano. Clara, la nonna paterna con cui il ragazzo era appena tornato a vivere, è convinta che l'uccisione sia legata al suo coinvolgimento in un vecchio episodio di stupro di gruppo, finito tragicamente, ai danni di una giovane studentessa del posto, e molto amica del nipote. Una vicenda abilmente insabbiata e direzionata da potenti personalità e politici legati all'alta borghesia milanese che erano riusciti a far assolvere il "branco". Salvatore Maraldo, detto Totò, intelligente ex brigadiere dei carabinieri, amante delle canzoni di Francesco Guccini, da poco in pensione e sposato con Noris, tenterà di dare risposta alle molteplici domande legate alla morte di Fabio conducendo una illegale, quanto pericolosa, indagine parallela a quella della magistratura. Si muoverà tra Milano e l'Oltrepò Pavese, fino ad arrivare a un clamoroso colpo di scena finale destinato a rompere tutte le certezze di una Milano borghese.