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La fondazione di Cortemaggiore, capitale di una piccola signoria padana del Rinascimento, fu avviata dal marchese Gian Lodovico Pallavicino I a partire dal 1479 e proseguita dal figlio Rolando II. La vasta operazione andò a modificare un territorio che presentava già un insediamento più antico. Il libro ricostruisce le vicende familiari dei Pallavicino attraverso lo spoglio dei documenti reperiti in archivio che hanno consentito di ricostruire l'impianto urbano originario e l'assetto delle residenze dei Pallavicino, della rocca e del palazzo marchionale. Rolando II fece inoltre edificare un convento per i frati minori Osservanti, nella cui chiesa allestì una cappella funebre per la famiglia e ricoprì un ruolo di primo piano in almeno altri due importanti cantieri, quelli della chiesa di San Sisto a Piacenza e della cappella Pallavicino in San Domenico a Cremona. Un progetto molto ampio, dunque, in cui l'umanesimo e la profonda religiosità dei Pallavicino dialogarono costantemente.