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Al centro del più famoso caso di femminicidio dell'Italia post-unitaria (1896), al punto da rimanere nella memoria culturale del Paese più per l'eco del processo sul suo delitto che per la sua opera letteraria e giornalistica, l'italo-britannica Eva (o Evelina) Cattermole, in arte Contessa Lara, nata a Firenze nel 1849, fu certamente il personaggio affascinante e controverso noto alle cronache mondane e immortalato da d'Annunzio nelle vesti di Donna Claribel, ma soprattutto fu una delle scrittrici più amate del nostro secondo Ottocento. Il volume offre l'antologia più estesa a disposizione dei lettori, corredata da un'approfondita analisi letteraria sul completo arco lirico della poetessa: un lavoro che ci restituisce il profilo di una scrittrice di pregio, degna di essere riscoperta quale testimone privilegiato e a suo modo esemplare di quell'intreccio incandescente tra poesia e vita che infiammava i cuori e le penne nell'Italia dei salotti di età umbertina.