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Cos'hanno in comune un anziano medico, un intellettuale gay, un Commissario di Polizia, un magistrato e uno psichiatra in pensione? Nulla a prima vista, ma nel romanzo "Il Teorema di Basaglia" di Giuseppe Magnarapa, essi muoiono tutti di morte violenta, in modi e circostanza diverse. Solo l'acume di un testardo investigatore, dopo innumerevoli dubbi, ripensamenti e false piste, riesce ad identificare un ipotetico movente che collega questi crimini ad una legge dello Stato, approvata alcuni anni prima, la cosiddetta Legge Basaglia in base alla quale sono stati definitivamente chiusi gli ospedali psichiatrici. Al centro della vicenda si pone una coppia atipica legata da sentimenti atavici e morbosi, i cui rapporti fanno da innesco all'esplosione di una furia omicida senza precedenti che colpisce personaggi coinvolti a vario titolo nel mondo della psichiatria clinica e del suo campo di applicazione. Cosa sta succedendo, dunque, in un ambito socialmente così delicato? La storia dei due protagonisti viene ricostruita un po' alla volta, nel corso dell'inchiesta, attraverso la scoperta graduale di segreti inconfessabili legati all'intreccio tra fanatismo ideologico, perversione sessuale e gravissime turbe psichiche, fino alla sconvolgente rivelazione conclusiva.