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Roma, Natale 1864, un anziano monsignore francese, studioso di archeologia, viene trovato morto con le mani mozzate nei pressi del Circo Massimo. Carnevale 1865, monsignor Calandrelli, docente di astronomia, viene ritrovato evirato nell'alcova dove si intratteneva con la sua amante. Primavera 1865, don Anacleto Murri, parroco di santa Maria dell'Orto viene ritrovato cadavere nella sagrestia della chiesa. Primavera 1865, padre Giuseppe Ruco, insegnante al collegio Nazareno, viene rinvenuto in un pozzo asciutto alla periferia di Roma con una macina da mulino al collo. La catena di omicidi prosegue, ma il cardinal Ferrero, nonostante i suoi sforzi, non riesce a scoprire la mano che si nasconde dietro a questi omicidi, finché nella notte della festa dei Santi Pietro e Paolo non diverrà egli stesso preda di un feroce assassino.