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Tre racconti accomunati dalla beffarda insensatezza del destino e dalla imprevedibile assurdità del caso. Un trittico narrativo dalle tinte sfumate, pregno di un'ambiguità e di un senso di incertezza asfissiante, in cui la vita di ognuno sembra reggersi sul filo dell'illusione e del sogno. Il primo, Rewind, ambientato in una livida Torino, è un vertiginoso viaggio nei meandri dell'inconscio. Un assassinio perpetrato nel passato, alla fine della Seconda guerra mondiale. Una sequela di inquietanti sogni che, nel presente, conducono il protagonista, l'architetto Andrea Paletti, ad indagare su quanto avvenuto anni addietro. Il secondo, Tre gradini nella nebbia, ci conduce nella vita di Alberto Foschi, un poliziotto che, malgrado il tragico errore commesso nel passato, non vuole arrendersi alla logica della fatalità. Il terzo, Arrivederci... magari ci vediamo, ci dimostra come la potenza di un ricordo evocato, possa condurre ad un riscatto sociale.