Tab Article
Tre racconti, tre esercizi narrativi di contemplazione, si affacciano ognuno a un proprio mistero: la nudità del corpo, un oggetto della memoria, il mondo rivelato nella scoperta della sessualità. Leggendo "Incontri" si ha l'impressione di osservare un album di fotografie: ciascun racconto è fissato in catene di quadri che, come luoghi risolti eppur aperti in sé stessi, contengono in nuce le storie. Juan García Ponce spinge lo sguardo sul bordo della vita, sulla cornice degli eventi, dà voce all'indeterminata ma inesauribile pienezza da cui parlano, rimettendo chi li osserva a un profondo senso di intimità e appartenenza con essi. Ne "Il gatto", un insolito triangolo amoroso ha inizio il giorno in cui D introduce nel proprio appartamento un gattino, con l'intento di sorprendere la compagna a letto. Oggetto della tenerezza e curiosità di entrambi, il felino, fragile e superbo, diviene un innocente strumento di piacere sul corpo nudo della donna, in un gioco erotico tra voyeurismo ed esibizione che lega gli amanti e assieme li divide, confermandoli nella loro inviolabile distanza. Brillante esercizio di brevità e compiutezza poetica, "La piazza" ricostruisce, attraverso un'accumulazione d'immagini e rievocazioni nel tempo, il posto di una memoria privata, in un ritratto complesso e concluso, come un eterno istante. Chiude la raccolta la novella "Il gabbiano": una coppia di adolescenti, l'amore scoperto per la prima volta.