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Opera enigmatica e precorritrice del più grande scrittore realista spagnolo dell'Ottocento, secondo nella letteratura spagnola solo a Cervantes, "L'incognita" è un'avvincente spy story con tutti gli ingredienti del genere: un morto, una verità da scoprire, un detective, indizi, tracce. Ma "L'incognita" è anche un laboratorio di sperimentazione del genere romanzesco giacché, attraverso la rivitalizzazione di un modello apparentemente desueto (quello epistolare, in voga nel XVIII secolo), l'autore - con straordinaria anticipazione di ciò che, ai giorni nostri, diventerà il romanzo postmoderno decostruisce il genere classico del romanzo svuotando dal di dentro la figura del narratore onnisciente, minando la fede nell'oggettività della scrittura realistica, provocando il lettore a farsi co-autore alla ricerca di una verità che continuamente si sottrae e, infine, mescolando i generi e infrangendo la sacralità del testo. Gli enigmi de "L'incognita" trovano infatti la loro soluzione solo nel romanzo "La realidad" (188). Ma saranno davvero risolti?