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"Il sistema giudiziario italiano va riformato. È, anzitutto, una battaglia di civiltà. Costruire un sistema delle pene incentrato sulla rieducazione e sul recupero dei condannati è una sfida che la nuova classe dirigente alla guida del Paese deve saper cogliere. Rendere più umani i nostri penitenziari non è un semplice adempimento burocratico ma un dovere morale e costituzionale. La liberazione anticipata speciale, le pene alternative, l'istituto della messa alla prova e la riforma della custodia cautelare sono importanti passi in avanti, ma è sul piano culturale e sui diritti dei più deboli che bisogna recuperare il terreno perduto durante i governi delle destre. E una forza riformista come il Pd mette in gioco la propria credibilità proprio su questi fronti". Con i contributi di Rita Bernardini e Roberto Giachetti. Con un'intervista a Raffaele Sollecito.