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Dalla prefazione di Fulvio Castellani: C'è un rincorrersi soffuso e brillante talora nelle immagini che scandiscono le emozioni e i sogni di Vanni Giovanardi. Un insieme, questo, che avvalora il vento che scompiglia labbra ansiose e che lascia intendere quanto la poesia dell'amore e della simpatia sia in grado di catturare a sé ricche porzioni di bellezza intima e di carezze espressive che vanno oltre il concreto, i sogni e le "lune tonde". In questa direzione si sviluppa e si dilata l'intero corpus di questa silloge, come a dire che la poesia nasce e si concretizza sul filo di una primavera costante di profumi, di viali luminescenti, di traiettorie gonfie di sospiri e di braccia che si allargano e si congiungono nel segno di un inventario di luci, di colori, di sguardi, di risvegli, di "minuscoli battiti di ciglia", di "piccoli calcoli, piccoli divertimenti"...