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«Leggendo le sue poesie, continuo a domandarmi come sia riuscita a mantenere la grande forza d'animo che si nota in lei nonostante le avversità affrontate. Certo ha avuto i momenti di sconforto, di scoramento profondo, come trapela dai suoi versi, ma ha prevalso la speranza che "l'atmosfera cupa" che "intirizzisce l'anima" si sciolga in attesa "che arrivi la luce dei raggi del sole e ci si risvegli dal torpore". D'altra parte, per Piera "vivere è partecipare, gioire per sé e per gli altri, soffrire per sé e per gli altri. Manifestando questi sentimenti". Oggi, saggia e con i capelli bianchi, suggerisce di "vivere al momento e, se è bello, goderlo, assaporarlo fino in fondo. Perché è breve. Non dura, dura lo spazio dello sbocciare di una rosa, il tempo del profumo di un fiore che ti inebria o l'affacciarti notturno su un prato pieno di lucciole. Consapevole che tutto passa." Struggenti i versi in cui esprime la propria profonda partecipazione al dolore e alle sofferenze causate dalle guerre, alcune ormai lontane "...ha fertilizzato col sangue di giovani vite spezzate l'erba rigogliosa", e altre purtroppo attuali...» (Dalla presentazione di Albertina Zagami)