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L'intrigo dell'uomo era il titolo di una mia vecchia rubrica culturale e, a distanza di molti anni, mi è parso ancora attuale e calzante, "intrigante" al punto giusto per riproporlo in questa occasione. Quando, cioè, ho ripreso tra le mani riviste e giornali ormai datati, fogli sparsi, annotazioni anche sbiadite: il tutto accatastato un po' alla rinfusa, com'è mia abitudine, in quello che è diventato il mio habitat quotidiano, ossia la culla del mio io, dei miei ricordi, delle mia rivisitazioni. Mi riferisco, ovviamente, all'ampia soffitta della mia secolare abitazione dove hanno trovato rifugio, e accumulato polvere, i miei scritti e un ricco bagaglio di storiche fotografie e cartoline. I testi che qui vengono riproposti sono in parte inediti, altri sono stati ospitati a più riprese in riviste e giornali, altri ancora sono da me stati rivisti e modificati allo scopo di incasellarli meglio nel contesto di quell'"intrigo" che costituisce la trama, se così si può dire, di questa pubblicazione.