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"Come riuscire a toccare l'Infinito che ci abita? Come poter scorgere la bellezza che si cela nelle crepe della nostra vita? Queste poesie-preghiere tentano non semplicemente di rispondere a queste domande, ma di tracciare una via, di aprire una porta affinché la presenza di Dio possa lei stessa giungere ed entrare silenziosamente dentro il lettore e fare con lui una casa dove Dio e l'uomo possano riposare insieme. Queste composizioni nascono senza una pretesa, o una particolare forma poetica, "nascono" semplicemente, come piccoli germogli che si intravedono lungo i sentieri, i quali "spontaneamente", nella libertà e nella potenza del quotidiano, cercano di regalare stupore e istanti di pace. L'auspicio è che il lettore le utilizzi per la sua preghiera personale, per ritrovare un po' più se stesso e percepire la bellezza di riscoprire un Dio che si affianca a noi, alle nostre ferite e si prende cura di tutta l'umanità col balsamo della sua tenerezza". Prefazione Luigi Verdi.