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My school is my family: i ragazzi, fin da piccoli, secondo il metodo anglosassone, vengono coinvolti in lavori di team, dai tre ai diciotto anni è stimolato il loro senso di responsabilità. Una palestra di educazione civica, entusiasmante e aperta anche alla solidarietà. Un crocevia di vicende e di aneddoti (come quando nei primi anni '80 si presentò a sorpresa in segreteria il leader dei Rolling Stones Mick Jagger) - intreccia così la storia della scuola italiana con quelle dell'IST, di Torino e - in fondo - della stessa Italia. My school is my family è anche una provocazione utile nel villaggio globale di oggi per genitori e decisori pubblici: l'apertura della mente e l'assunzione di uno sguardo internazionale passa senza dubbio attraverso un forte patto educativo tra scuola e famiglia. La International School of Turin (IST) al momento della sua fondazione - nel 1963 - era nata come "American School". Una trentina di allievi appena. In pieno boom economico, Torino aveva appena ospitato "Italia 61", il grande evento per il centenario dell'unità del Paese: c'era fermento, desiderio di crescere e il capoluogo piemontese - grazie anche alla presenza importante della Fiat - iniziava ad avere sempre più manager o imprenditori provenienti da varie parti del mondo. La vicenda dell'IST - che adesso conta oltre 400 studenti nella sede di Chieri e centinaia di "alumni" pienamente inseriti nel mondo del lavoro in varie parti del mondo - è una finestra aperta sull'evoluzione di Torino, della scuola e dei suoi protagonisti. È una di quelle esperienze che confermano la città della Mole come laboratorio d'avanguardia rispetto ad altre zone d'Italia. Nel 1969 l'ambasciata americana prese contatto con un gruppo di imprenditori che stava pensando di dare vita a una associazione che diventasse un ponte di collegamento con le istituzioni statunitensi. Da quel momento iniziò una speciale avventura, quasi pionieristica, nutrita dall'impegno di genitori e insegnanti madrelingua provenienti dagli Stati Uniti o dall'Inghilterra. L'IST, fin da subito, si è organizzata come associazione senza scopo di lucro, gestita dai genitori degli allievi che mettono a disposizione esperienza, competenze e risorse economiche.