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J.R.R. Tolkien è indubbiamente un classico della letteratura del Novecento, anzi un classico della letteratura in assoluto. E questo sia per la durata e diffusione dei suoi scritti (che dopo le trilogie cinematografiche di Peter Jackson hanno ormai un riscontro planetario), ma anche e soprattutto per i suoi meriti letterari. Tuttavia questo fatto non sembra essere ancora recepito negli ambienti accademici (specie italiani) e nelle storie della letteratura. È con questa consapevolezza che l'Associazione Italiana di Studi Tolkieniani ha promosso il progetto Tolkien e i classici. Si tratta di un work in progress iniziato con un call for papers (rivolto a studiosi di tutto il mondo) con la finalità di raccogliere contributi non specialistici che confrontassero Tolkien con altri classici, non solo della letteratura ma della cultura in generale. I vari saggi ricevuti, dopo un attento lavoro redazionale, sono qui raccolti in tre sezioni: " Tolkien e i classici antichi; " Tolkien e i classici medievali; " Tolkien e i classici moderni. Scorrendo l'indice di Tolkien e i classici si può notare che il volume comprende autori che Tolkien ha citato nelle sue lettere o nelle sue conferenze (è il caso di Kenneth Grahame), autori che siamo certi conoscesse per i suoi studi, che li abbia nominati direttamente o no (Omero, Virgilio, Chaucer), e autori che quasi certamente non ha conosciuto (Giovannino Guareschi). L'intento di questa pubblicazione è offrire al lettore appassionato, ma anche alle scuole e alle università italiane (nelle quali molto lentamente Tolkien sta iniziando ad entrare), un valido strumento di orientamento critico che possa adeguatamente collocare l'autore del Signore degli Anelli a fianco degli altri classici della cultura, come giustamente merita la sua inimitabile opera.