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Il contesto all'interno del quale il presente contributo si inserisce è incentrato soprattutto sulle potenzialità di Filone alessandrino di continuare ad essere un modello per il dialogo interculturale e interreligioso, con l'attenzione rivolta in special modo al suo Mosè. Tenterò di perseguire tale linea di ricerca attraverso le Quaestiones in Genesim e in Exodum, un'opera, meno nota e studiata delle altre filoniane, che, avendo la forma di domanda e risposta, è essa stessa un serrato dialogo tra chi pone il quesito, dietro il quale l'autore può senz'altro celare un appartenente ad altra cultura o religione, e l'esegeta - Filone appunto - che risponde e chiarisce. Inoltre le "Quaestiones" possono essere un buon punto di osservazione anche per un altro loro aspetto generale, vale a dire l'estrema varietà dei quesiti e dei tipi e metodi delle risposte: in essa Filone mette in mostra la propria capacità di attingere a forme, idee e contenuti, i più vari e di varia provenienza, con un'attitudine veramente versatile e dialogica.