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Sono commoventi queste cartoline. Sono commoventi perché rappresentano ciò che vorremmo essere ancora una volta, ma non possiamo più essere. C'è in loro lo sforzo disumano di salvare quel cattivo gusto che comunque rappresentava qualcosa di concreto, di reale. Talmente reale da creare un immaginario. Ecco che cosa può avere attratto Cattelan nel riprodurre quell'immaginario da cartolina, ormai per sempre svanito. Quel senso di vuoto che c'è dietro allo sventolio delle piadine-vele, dei sederi statuari, di tutto ciò che c'è di bello e di orribile in un solo colpo d'occhio. Ed ecco che cosa può avere anche incuriosito Mariacristina Serafini nel raccogliere questi reperti d'archeologia contemporanea, queste cartoline dal nulla...