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"Dopo essermi dedicato alla pittura prima e al restauro poi, ne 1965 comincio a frequentare l'atelier di ceramica della signora Carla Biroli a Rimini marina. Il primo impatto con l'ambiente è abbastanza traumatico, ci sono tutte donne a parte il torniante, un vecchietto che alla filtropressa si dà un gran da fare con zolle di argilla di varie dimensioni e durezza. Il posto mi piace, c'è un disordine organizzato e armonico dato dal fare. D'improvviso una voce femminile alle mie spalle grida: 'Ragazze c'è da sfornare il biscotto!'. Così comincia il mio lavoro a bottega..." (Gio Urbinati)