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La scoperta del santuario di Monte Rinaldo avvenne alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso e suscitò subito una certa eco, tuttavia i pur importanti lavori successivi non giunsero mai a far maturare le aspettative per un sito archeologico straordinario nel panorama medio-adriatico. A questa incompiutezza si tenta ora di dare una prima risposta grazie alle ricerche intraprese dall'Università di Bologna e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, con il supporto del Comune di Monte Rinaldo. Oggi le colonne del portico maggiore, riedificate per venire incontro al desiderio di restituirne la monumentalità prima ancora che con l'obiettivo di un ripristino filologico, contrastano con il paesaggio agrario circostante suscitando un impatto emotivo che rischia di essere fuorviante. Per comprendere il monumento occorre considerarlo all'interno del suo contesto architettonico e topografico, ricostruibile grazie ai documenti d'archivio e a un nuovo approccio stratigrafico e metodologico. Sono queste le linee di ricerca di cui si intende dare ragione in questo volume, nella convinzione di avere intrapreso un percorso che potrà segnare altri passi importanti anche in futuro.