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La pittura di Mario Bonazzi, artista appartato, meditativo e sensibile, partecipa della poetica morandiana, ma con varianti che la caratterizzano nettamente e la diversificano per una riflessione venata di malinconia che suscita, in chi osserva le immagini ferme dei suoi paesaggi innevati e delle sue armoniose nature morte, un sentimento di nostalgia familiare per il tempo che silenziosamente scorre senza lasciare traccia. Le Collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione Carisbo già possedevano quattro opere di Mario Bonazzi contrassegnate dalla poetica del suo intimismo riflessivo, come il Giardino sotto la neve, sinfonia di bianchi rinascimentali che dialoga con la giovanile Nevicata di Giorgio Morandi del 1910 appartenente alle Collezioni della Fondazione. La recente donazione di dieci dipinti da parte del figlio, Tiziano Bonazzi, consente ora di documentare a pieno la produzione di questo artista solitario, interprete libero delle visioni morandiane accanto a Norma Mascellani, a Ilario Rossi e a pochi altri.