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Con "La fine del fuoco", giunge al suo epilogo Zero, uno dei titoli più interessanti e innovativi dell'attuale panorama fumettistico statunitense... ammesso che, per una storia del genere, una fine possa davvero esserci. Infatti, partita come una spy-story dalle forti venature action, la serie ideata e scritta da Ales Kot ha travalicato in corso d'opera i generi, non smettendo mai di indurre il lettore a dubitare di tutto ciò che ha letto fino a quel punto. Una storia poliedrica che, su una base narrativa "alla James Bond", tratta tematiche profonde e si serve dell'avvicendarsi dei numerosi disegnatori (uno per capitolo) per imporre geniali cambi di registro al racconto. In questo volume finale assistiamo a un crescendo sempre più surreale e lisergico, un viaggio della coscienza attraverso lo spazio e il tempo che mette l'agente segreto Edward Zero di fronte alle vittime che le sue scelte hanno causato.