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Introdotto da un capitolo sui mutamenti storico-sociali che hanno influito sulla moda, il volume parte dai primi tentativi, con Rosa Genoni, per la creazione di una moda indipendente da quella francese. Passa quindi a esaminare l'attività promossa dal Regime in favore di una moda autonoma, per giungere al secondo dopoguerra, quando la moda italiana riceve la sua consacrazione internazionale prima a Roma, poi a Firenze, con le sfilate di fronte a compratori e stampa internazionale di Giovanni Battista Giorgini. L'autrice analizza quindi il passaggio, negli anni Settanta, del polo della moda da Firenze a Milano, che prelude all'affermarsi del prêt-à-porter e al definitivo trionfo del made in Italy con Versace e Armani, Ferré e Missoni.