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Nella produzione fotografica contemporanea i riferimenti intertestuali all'iconografia religiosa della tradizione pittorica del passato sono piuttosto accentuati. In questo volume, attraverso la selezione delle opere dei più discussi fotografi contemporanei (Joel-Peter Witkin, Duane Michals, Pierre et Gilles, Jan Saudek, Olivier Richon, Sam Taylor-Wood, Allan Sekula), si vuole mostrare che l'immagine fotografica può "tenere un discorso" sul sacro non solo per via negativa (cioè attraverso la desacralizzazione della tematica religiosa), ma mettendo in campo una epifania del sacro. La configurazione discorsiva del sacro è trasversale a diverse tematiche quali la malattia, la morte, la trascendenza, il progetto di vita, la dignità, la fondazione ultima dei valori di vita ecc. Il dominio del sacro non è quindi un campo assiologico predeterminato, ma il territorio di una continua operazione e ricontrattazione di valorizzazioni che si esplica e trova testimonianza nella produzione testuale. Le analisi testuali sono accompagnate in queste pagine da una riflessione semiotica sulle diverse teorie fotografiche e su alcune nozioni molto discusse legate alla sacralizzazione dell'oggetto-foto e all'iconografia del sacro: la nozione di aura, di punctum, di impronta, di indicalità e di magia del dispositivo fotografico.