Tab Article
Sono circa tremila le persone che in Italia vivono in uno stato vegetativo persistente. Per diciassette anni Eluana Englaro è stata una di queste. La sua drammatica vicenda, il dolore della famiglia e le battaglie legali e civili del padre per il rispetto della volontà di Eluana si sono consumati, in tutto questo tempo, sotto i riflettori dei media che, complici il silenzio della politica e i tempi lunghi della magistratura, hanno contribuito a ridurre il dibattito a uno scontro. Francesco Galofaro ha seguito negli anni la storia di Eluana ed esaminato i commenti che ne ha proposto la stampa; ha discusso con medici che assistono persone in "stato vegetativo persistente" e ha osservato analogie e differenze tra i vari casi; ha studiato la legislazione italiana e quella europea in materia e ne ha confrontato efficacia e coerenza. In questo volume propone una sintesi del suo lavoro, a partire da alcune convinzioni basilari: ogni decisione irreversibile sulla conclusione della nostra vita riguarda prima di tutto la nostra coscienza; è necessario che la medicina, la legge e l'etica ci sostengano, e che la politica crei le condizioni per consentirci una decisione consapevole, senza sostituirsi alla nostra libertà di giudizio; tra le opposte posizioni di laici e cattolici un accordo è possibile a partire dal riconoscimento di uno spessore etico autonomo della medicina.