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La fiaba di Cappuccetto Rosso è tra le più note nella fiabistica mondiale. Sul piano della letteratura ha prodotto innumerevoli varianti in ogni continente e in tutti i tempi: dalla versione di Charles Perrault, in cui un'ingenua bambina viene uccisa da un lupo, a quella postmoderna di Angela Carter, in cui una seduttiva adolescente acconsente volontariamente a un amplesso con il lupo. Ma Cappuccetto Rosso ha dato anche origine a molteplici interpretazioni sin dalla seconda metà dell'Ottocento, quando a interessarsene furono la scuola tedesca di mitologia comparata e la scuola inglese di antropologia rituale. Questo volume presenta per la prima volta in traduzione italiana alcuni degli interventi migliori su Cappuccetto Rosso pubblicati a partire dal 1914, e tra essi la descrizione di un episodio di cronaca nera del Settecento, quando un'adolescente vestita di rosso venne trovata morta nelle campagne francesi. Antropologia, psicoanalisi, storia della lettura e narratologia sono gli ambiti discplinari coinvolti nella rilettura di una fiaba tanto suggestiva quanto misteriosa, truce e cannibalica.